giovedì 10 settembre 2015

Non sono una ginnasta, ma mi piace la ginnastica (e pure tanto)

Mi piace la ginnastica artistica, lo sanno tutti. È una cosa impossibile da nascondere.
Seguo le ginnaste (e anche i ginnasti), vado alle gare, guardo video, mi informo. Ma non sono una ginnasta.
Lo so che sto dando una grande delusione, ma è così. 
"Ma segui la ginnastica perché sei una ginnasta?"
"No"
"Ma l' hai fatta da piccola almeno?"
"No"
"Ah. E allora perchè la segui?"
Io sarò matta, ma non è che queste domande sono tante normali.


Soffro di vertigini. Non potrei MAI stare in equilibrio su una trave o, peggio mi sento, stare a mezz'aria passando da uno staggio a un altro che poi magari guardo di sotto e mi sento male.
Ho fame. Sempre. La dieta di uno sportivo non fa per me. C' è il pericolo che se incontro un maialino che cammina per strada e non ho fatto merenda lo azzanno. 
A 13 anni sapevo fare la spaccata, ma invidiavo le mie compagne di classe che sapevano fare addirittura la ruota. Non ho nemmeno mai provato a farla perché, sia mai, mi rompo un braccio o una gamba. O tutte e due insieme, che non si sa mai.
Quando ho mal di pancia, mi butto per morta su una sedia o sul letto e mi lamento per ore. ORE. E non sto scherzando.
Sono ansiosa e accuso la tensione. Il mio primo giorno di lavoro tremavo, quando davo gli esami in università avevo dei rituali che avrebbero fatto spavento anche a uno stregone aborigeno e poi soffrivo in modo disperato finché non finiva tutto. Ho un cognome che inizia con la S, ero sempre tra le ultime. Ore e ore di atroci sofferenze. Figuriamoci se potrei mai affrontare la tensione di una gara. Che poi, sarebbe anche pericoloso: vai a fare una gara nervosa, ti distrai e ti rompi un piede. Sia mai.
Sono competitiva da morire e uno sport individuale mi ucciderebbe. Non mi convochi per le Olimpiadi anche se so fare solo la ruota? Non ti parlerò più per il resto della vita e forse ti buco anche le ruote della macchina.
Ah, senza contare che ho la stessa mobilità di un paguro morto. Faccio un salto su me stessa e mi si blocca la schiena. E poi devo stare a letto per mes
No dai, facciamo i seri. Non chiedetemi con la schiena bloccata.
elo più: non sono una ginnasta. 
Le ginnaste sono tra le persone che stimo di più perché fanno cose che io non potrei mai fare -e non parlo solo degli esercizi che portano in gara, ma di tutti i sacrifici che comporta questo sport- e che, anche volendo, non riuscirei mai a fare. Difatti loro vanno alle Olimpiadi e io invece le Olimpiadi  le guardo dal mio comodissimo divano bianco.
E non fate quella faccia scioccata quando vi dico che non sono una ginnasta (e, per altro, suvvia: ho quasi trent'anni, al massimo potrei essere un' ex ginnasta). Lo so che poi mi chiederete:"E allora perché segui la ginnastica?"
Perché le prime gare che ho visto in tv, per caso, erano quelle del 2006. Capite bene che mi è piaciuto vincere facile.
Poi mi sono innamorata, tra me e la ginnastica c' é una grande storia d' amore, molto grande. A volte litighiamo, mi arrabbio e metto il muso, ma è comunque un grande amore. Nato perché mi piace vincere facile.

6 commenti:

  1. Ammetto che non seguo tantissimo la ginnastica ma mi hai fatto ridere sui perché tu non sei una ginnasta (che poi abbiamo tanto in comune in questo senso... )

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    1. Mi ci vedi su una trave mentre magari passa qualcuno con un panino con la salsiccia?? Roba che scendo giù di corsa (ovviamente perdendo l' equilibrio e rompendomi una gamba) per inseguirlo e azzannare il panino!

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  2. Di solito quando scoprono che seguo la ginnastica artistica pur non avendola mai praticata e che oltretutto ho giocato a calcio per ben 12 anni, le persone mi guardano come una creatura mitologica.
    Forse prima o poi smetteranno di chiederlo, forse prima o poi capiranno che non bisogna essere specializzandi in medicina per guardare Grey's anatomy. :)

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    1. Calcio? Per dodici anni? Ma che bello!
      Comunque si, vaglielo a spiegare che per seguire la ginnastica non è necessario averla praticamente per almeno 4/5 della propria vita :P

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    2. Si fino a 22 anni poi lavorando ho perso un po' la voglia di fare tre allenamenti alla settimana fino alle 11 di sera, così questo è il terzo anno che ho appeso le scarpette.
      Vabbè come dice mia nonna, il mondo è bello perché avariato ;)

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    3. Ti capisco: ho smesso con la pallavolo ormai dieci anni or sono per lo stesso motivo (ma la causa non era il lavoro,bensì l'università).
      Mondo avariato: grande la nonna :)

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