giovedì 17 settembre 2015

Guardandomi indietro: amicizie che vanno e vengono

Stavo riguardando delle vecchie foto e inevitabilmente ho cominciato a pensare a tanti episodi della mia vita e mi sono resa conto che ad ogni episodio è legato il ricordo di una o più persone. 
Persone che non ci sono più.
No, non sono morte, sono tutte vive e vegete e immagino anche che stiano benone, grasse e in salute.


Non sono più nella mia vita, non necessariamente per un motivo. Semplicemente ci si è persi di vista, ci si è allontanati, vuoi gli impegni, il lavoro, la casa, i pensieri.
E poi ripenso a com'ero io, assolutamente diversa da adesso, forse persino più simpatica e un tantino più ben disposta verso il prossimo, forse troppo. Ed è stato lì che mi è venuta l'illuminazione: forse se non ci frequenta più è perché in fondo in fondo, ci stavamo sul cazzo.


Non si dice cazzo, lo so. So anche che mi telefonerà mia madre urlante:"Hai scritto cazzo, sei sboccata, non voglio che parli così". Poi mi telefonerà Fidanzato e mi dirà:"Ti ho già detto che le parolacce non devi dirle". Però, quando ci vuole ci vuole. E in questo caso, ci vuole eccome.
Perché si insomma, ci sono persone con cui, nonostante i chilometri, le abitudini diverse, i problemi quotidiani,  sono rimasta in contatto e quando si può -grazie soprattutto al mio continuo peregrinare in giro per l'Italia- ci si vede. E se non ci si vede, magari ci si sente per telefono, con un sms, con i segnali di fumo.
Si prende un aperitivo insieme quando si può, si mangia un sushi o un'anatra all'arancia, insomma qualsiasi cosa.

A volte capita che qualcuno che incontro per caso, dopo anni, mi dica:"Non ti sei fatta sentire". Nemmeno tu. E probabilmente non è un caso. E siamo sopravvissuti entrambi, ti vedo bello grasso e in forma, non sembri deperito a causa della disperazione per non avermi più visto.

Dai, in fondo è normale fare una selezione naturale, lo diceva il buon vecchio Darwin, no?
Ok, forse non lo diceva proprio in riferimento a queste cose, ma il succo non cambia.
Ci sono anche quei rarissimi casi in cui, davvero, non ci si è più sentiti per delle sfortunate coincidenze: la fame nel mondo, ad esempio. Perché, si sa, qualsiasi cosa succede è sempre colpa della fame nel mondo. O dell'invasione delle cavallette mutanti.
E allora ve lo dico: se mi incontrate per caso, mentre passeggio per Via del Corso con Fidanzato e Cane Gnappo (cosa che non succede praticamente mai, ma tant'è), non ditemi, vi prego, che stavate proprio pensando di chiamarmi, ma non l'avete fatto perché, negli ultimi dieci anni, eravate sempre lì lì per farlo e poi c'è stato sempre un imprevisto. Non vi ho chiamato nemmeno io d'altronde.
Ditemi che vi sto sul cazzo (scusa mamma). E passa la paura.


Le foto del post sono di Beata Leinkiewicz

12 commenti:

  1. cosa ne penso a parte le parolacc?é la verità!!!

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  2. Gilda, ti invidio perche` a questa conclusione sei arrivata alla tua giovane eta`..io 20 anni piu` tardi: pensa quanto tempo perso!

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  3. Odio profondo per quelle persone che dopo secoli che non ti vedono quando ti incontrano affermano che
    ti stavano pensando
    volevano telefonarti o almeno mandarti un sms o un piccione viaggiatore per avere notizie ma guarda un po' non riuscivano a trovare il tempo......

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    1. È che,dai,magari gli è finito il credito sul cellulare.. da un anno, nell' era del "tutto incluso" :p

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  4. E quelle che ti scrivono una volta ogni sei secoli, dopo aver ignorato magari tre o quattro tentativi di Whatsappaggio e ti dicono "Sentirti è bellissimo, mi sembra sempre che ci siamo viste l'altro ieri".

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    1. Se mi ignori una,due,tre,dieci volte poi non ti rispondo più nemmeno io :p

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  5. Vivendo all'estero ho imparato velocemente il concetto della selezione naturale delle amicizie. Non ho mai avuto molti amici ma diversi li ho persi proprio perché vivendo lontano non avevamo la possibilità di vederci e frequentarci spesso. Però ti confesso che quei pochi amici che mi sono rimasti sono veri, sono Amici con la A maiuscola di quelli che ti chiamano e si fanno sentire spesso e non pronunciano false frasi ma provano solo veri sentimenti. Meglio pochi ma buoni!

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    1. Assolutamente d'accordo con te.
      Se pensi che io molte amicizie le ho perse spostandomi, ma rimando pur sempre in Italia dove con 45 minuti di volo posso rientrare, figuriamoci se si va all'estero...ma come dici tu: meglio pochi ma buoni!
      Le amicizie che resistono al tempo e alla distanza sono le migliori!

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