lunedì 31 agosto 2015

L'importanza di averti accanto

Fra meno di dodici ore sarà tutto finito: sarà Settembre!
E con Settembre arriverà la luce alla fine del tunnel, lo so.
Sono superstiziosa e paranoica, mi fisso sulle cose e questo Agosto proprio non mi è piaciuto.
È stato un mese orrendo, l'ho già detto e mi scuso se non faccio altro che ripeterlo.
Oggi c'è stata l'ennesima cosa brutta, ma si supererà anche questa. E se dico così, anche se adesso non vedo esattamente la luce, ma solo il buco nero, è perché c'è lui.

Fidanzato ha sempre avuto un ruolo all'interno di questo blog, è presente, ne parlo, tutti sanno che esiste, che non mangia salame e che è un rompiscatole di prima categoria, lui e la sua fissa per l'aspirapolvere. Ma senza, sarei persa.
Non ho mai pensato che un fidanzato o un marito siano l'unica cosa che conta, ho sempre ribadito a gran voce, soprattutto quando ancora lavoravamo insieme, che siamo due persone diverse, distinte, ognuna con una propria individualità e che, prima di essere coppia, siamo due individui. E lo penso, dovrebbero pensarlo tutti (e dovrebbero anche abolire per legge i profili Facebook di coppia che ritengo un crimine contro l'umanità).
Ma, ecco, averlo accanto è una delle cose più importanti che ho.
Fidanzato c'è sempre, nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte. Si, ci sposeremo. Non ho una data, ma più passa il tempo, più mi accorgo che senza di lui non so come farei. E non perché io dipenda da lui o viceversa, ma perché in questi anni, ci siamo sempre fatti forza a vicenda, non siamo mai andati a letto arrabbiati, ci siamo supportati. Lui è il mio primo fan, supporta e sopporta le mie decisioni lavorative che, a volte, sono sbagliate. Ed è sempre lui che ultimamente mi sta dicendo come dovrei indirizzare la mia carriera (sempre se così si può chiamare) adesso che sono parecchio destabilizzata e non so cosa voglio.
É lui che mi da consigli, che mi aiuta ad affrontare le difficoltà e che mi dice che se fosse per me vivremmo sepolti dai peli del cane, cosa che, ovviamente, non è affatto vera.


Insomma, volevo ringraziarlo.
Non gli dico mai abbastanza quanto è importante e a volte temo che non lo sappia. Ma poi ci penso e in realtà mi accorgo che lo sa, eccome.
E quindi grazie. Grazie di essere qui, da quasi cinque anni. Davvero.



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