domenica 23 agosto 2015

Le disgrazie non vengono mai da sole

In questi ultimi due giorni, sono stata presa da altro e mi ero quasi dimenticata di raccontare le mie disgrazie. E' che, davvero, io già non amo Agosto, ma quest'anno sembra quasi che la sfiga -o chi per lei- ce l'abbia un pò con me.
Io continuo a vivere secondo l'antica dottrina del ma che ce frega ma che ce importa, ma magari qualcuno si fa due risate leggendo le disavventure di casa mia.
Tolta la triste vicenda del portafoglio, passato lo spavento per l'aggressione, cercando di non pensare ad alcune problematiche un pò più serie di cui magari parlerò un'altra volta, questa settimana è stata, come dire, un pò curiosa. Davvero, non mi viene in mente un termine migliore di curiosa.


Dopo un periodo estremamente turbolento, sono rientrata a Milano.
Per carità, sono sempre di corsa, non ho molto tempo per me e non so nemmeno dove trovare il tempo per una telefonata a Fidanzato, ma questo è secondario.
E comunque, riusciamo lo stesso a sentirci.
Sono rientrata di sera, molto tardi, ho aperto la porta di casa -che poi, chiamarla casa è un termine davvero inappropriato- e mi è sembrato che la porta fosse chiusa in modo diverso da come l'avevo lasciata. Ma era passato un pò di tempo, ho avuto parecchi pensieri e quindi ho pensato semplicemente di essermi sbagliata.
E invece no. Vado in cucina per bere un pò d'acqua -io sono un pò cammello dentro- e mi accorgo subito che manca qualcosa: quattro sedie, per essere precisi, e che le finestre sono chiuse in modo diverso.
A questo punto, col cellulare in mano pronta a chiamare polizia, carabinieri, guardia di finanza, forestale e vigili del fuoco, faccio un giro e cerco di fare mente locale. Man mano, mi sono accorta di tutte le cose che mancavano, alcune di valore e altre probabilmente portate via solo per dispetto (cavolo ve ne fate di quattro sedie, per altro un pò bruttine?E soprattutto, ma possibile che nessuno si sia accorto di niente?). Ho rinunciato a chiamare le forze dell'ordine, almeno nell'immediato, e ho chiamato Madre e Fidanzato.
Per fortuna che la porta della mia camera da letto era chiusa a chiave perchè, davvero, se fossero state messe le mani nelle mie cose sarei potuta impazzire. Non che mi faccia piacere che siano entrati in casa, ma tant'è.
E quindi, oltre i già molteplici pensieri che avevo in testa, mi sono pure dovuta occupare di questa cosa, sperando che i colpevoli saltino fuori, anche se non nutro molte speranze e comunque so che non servirebbe a niente perchè le sedie probabilmente se le sono già rivendute (e vorrei tanto sapere quanti soldi ci hanno fatto) e il resto, beh, poco importa, non andrò di certo in rovina. Vuol dire che doveva andare così.
E poi dicono che non sono zen.


Passata l'arrabbiatura e la preoccupazione perché, di fatto, io non mi sento poi così sicura a stare da sola in una casa dove, a quanto pare, entrare è così semplice, una mattina mi sono svegliata e non ho più trovato le chiavi della macchina. Ricordavo di aver usato la macchina un paio di giorni prima, ma niente, sul resto tabula rasa. Non ricordavo dove fossero. Ho cercato ovunque, ma erano anche le sei del mattino e dovevo andare a lavoro, quindi ero estremamente agitata.
Io poi sono puntuale in modo maniacale e l'idea di non arrivare in tempo a dare il cambio al collega che faceva la notte mi ha agitata ancora di più. Quindi, essendo nota la mia sorprendente capacità di sviluppare pensieri intelligenti prima di una certa ora, sono uscita di casa e mi sono incamminata in direzione lavoro. D'altronde che volete che sia fare otto km a piedi, di prima mattina, senza aver preso nemmeno il caffè?
Ho chiamato in lacrime il collega che faceva la notte, ero proprio disperata, e immagino che anche a lui siano venute le palpitazioni quando gli è squillato il cellulare alle 6.20 del mattino e ha visto comparire il mio numero.
Come minimo, avrà pensato che ero in punto di morte e che sarebbe dovuto rimanere lì per ore, invece di andare a casa a dormire. E, oggettivamente, questa sarebbe stata la sua sorte se non mi avesse detto:"Calmati, ti do il numero dei taxi".
Collega santo subito. Io al taxi ci avevo pensato, ma col cervello lobotomizzato, non avendo il numero, non ho mica pensato, che ne so, di cercare su Google. No, io sono partita a piedi, in pellegrinaggio. Senza aver preso il caffè.

Ho chiamato il taxi, gli ho detto dov'ero e, nel giro di pochissimi minuti (ovvero il tempo di procurarmi della caffeina), è arrivato questo simpatico signore che aveva una voglia matta di chiacchierare.
"Qualcosa mi dice che sei in ritardo al lavoro"
"No, non sono in ritardo, è che non trovavo le chiavi della macchina e mi sono agitata"
"Se le hai perse, ti tocca spendere 100€ per rifarle + 100€ per cambiare le serrature"
QUANTO?????????
"Ma nella via che mi hai dato, c'è un'azienda? Perchè io questa via proprio non la conosco"
"Non la conosce perchè si c'è un'azienda, ma è una via piccolissima, ci siamo praticamente solo noi"
E poi ho aggiunto:"Ma non è la sede principale, eh" che sia mai che faccio fare brutta figura all'azienda che ha la sede principale in un posto fighissimo, ma che davvero più figo non si può.
"Che azienda è?"
Conto fino a dieci, se glielo dico mi dice UAUUUUUUUU (lo dicono tutti, non chiedetemi perché), se non glielo dico penserà che stiamo andando, che ne so, in un posto malfamato e magari mi scarica a metà strada. Quindi glielo dico.
"UAUUUUUUUUU"
Amico, se non dicevi uauuuuu, ti chiedevo di sposarmi. Davvero, eh.
Alla fine, con ben sette minuti di anticipo, mi ha mollata davanti al cancello nero del lavoro. Sempre sia lodato. Il tassista, ovviamente.
Il collega, sant'uomo, ha passato dieci minuti buoni a cercare di consolarmi perchè, nel frattempo, mi era tornata l'angoscia.

Ho potuto rimettermi alla ricerca delle chiavi perdute dopo ore, molte ore, ore in cui mi è passato in mente di tutto, ore in cui ho pensato che magari le avevo perse per strada e chi le aveva trovate aveva premuto il pulsante dell'antifurto a casaccio e aveva individuato la macchina, portandosela (no, non ho molta fiducia nel genere umano ultimamente), ore in cui pensavo a come andare al lavoro ad orari un attimo anomali senza rischiare di essere come minimo derubata e senza spendere lo stipendio in taxi.
Dopo ben due minuti di ricerca, le chiavi sono comparse dentro ad una borsa, quella che avevo l'ultima volta che avevo utilizzato la macchina. Dove ovviamente avevo cercato anche la mattina, ma giuro che non c'erano. O forse c'erano, ma io ero troppo agitata per vederle.
Mia madre, ovviamente, mi ha riso dietro per un'ora abbondante. 

Sottolineo che, durante la mia disperazione, sia mia madre che Fidanzato si erano offerti di pagare il taxi affinchè io non tornassi dal lavoro da sola in piena notte, visto che mi ero lamentata del fatto che era uno spreco prendere il taxi in attesa che mi spedissero (e arrivassero, che era la cosa che mi preoccupava di più) le chiavi di riserva. Avrei potuto dirgli che le chiavi non le avevo trovate e racimolare soldi con cui regalarmi una O Bag nuova, ma non l'ho fatto.
Mannaggia a me che non so dire le bugie. Ma tutto è bene, quel che finisce bene.

10 commenti:

  1. Povera madre e povero fidanzato! Capisco che le sei del mattino non siano proprio le ore adatte per essere razionali, ma secondo me sei stata troppo precipitosa. Forse perchè dopo la mancanza delle sedie e altro, hai pensato che si era passato a una forma più grave di "intimidazione" A meno che a casa tua non ci siano fantasmi muniti di chiave.

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    1. Dici che potrebbero essere fantasmi??
      Solo che le sedie come le trasportano i fantasmi??? :P

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  2. Cambia serratura a casa, aggiungine una, fai qualcosa! Ma possibile che nel palazzo nessuno ha fatto caso a qualcuno che se ne andava in giro con QUATTRO sedie? ?

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    1. Forse perchè essendo la settimana di Ferragosto c' era poca gente,non so che altro pensare!

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  3. Certo che pezzenti ad entrare dentro una casa e prendersi 4 sedie!! che poi strano che non hanno buttato tutto all'aria e non hanno forzato la porta o spaccato qualcosa!
    bisogna stare proprio con le pezze al culo per mettersi a rubare delle sedie e altre cosette a caso.. io boh sta gente non la capirò mai.. provo solo tanta pena per loro...

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    1. Siamo in due! Di sicuro per mettersi a rubare delle sedie, tanto bene non stanno!

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  4. Ma cavolo!!! Adesso capisco ancora di più il tuo odio per Agosto!

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    1. Sarà un caso, ma da anni, ad Agosto c'è sempre qualche problema o comunque qualcosa di fastidioso! Per fortuna che è quasi finito!

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  5. No vabbè uno che si porta via quattro sedie ha proprio dei seri problemi!
    Che spavento anche per le chiavi, però un po' ti capisco perché io le perdo sempre e casualmente le ritrovo in qualche borsetta sperduta nell'armadio.
    Per fortuna agosto sta finendo, speriamo che settembre sia un mese migliore!

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    1. Mi è stato segnalato che esistono dei portachiavi "col fischio" per chi perde le chiavi... è l'unica soluzione che ho trovato per evitare di perdere la testa qualora succeda di nuovo :P

      Comunque si, concordo sui seri problemi!

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