giovedì 7 maggio 2015

Fatemela tirare un po'

L'ho detto e ridetto: quando ho aperto questo blog stavo passando un brutto periodo.
Per giorni ho detto a Fidanzato: "Voglio aprire un blog" e lui ovviamente l'ha presa come una delle cose che dico ogni tanto e che poi mi dimentico nel giro di quarantotto ore.
Visto che con Fidanzato non attaccava, sono passata a molestare mia madre: "Voglio aprire un blog".
"Fai quello che vuoi, amore di mamma"
"Mamma, voglio aprire un blog"
"Certo amore, aprilo"
Anche lei mi ha preso sul serio insomma.
Poi un giorno il blog l'ho aperto veramente e nel tentativo di non tediare sin da subito gli ipotetici lettori, ho scritto un post vago sulle città in cui avevo vissuto.
Avevo fatto due conti e avevo tratto la conclusione che mia madre sarebbe stata sicuramente una mia lettrice, forse anche mio padre. Su Fidanzato non avevo grandi speranze non avendo chiamato il blog NonPuòEssereLaGazzettaDelloSport. Poi qualche amica, forse i cugini. Insomma, ero arrivata a circa dieci lettori che sarebbero potuti diventare più o meno fissi.
Prospettiva un po' triste a dire il vero, ma chi se ne frega: io il blog lo volevo e l'ho aperto.
Una notte in cui Cane Nero non riusciva a dormire senza avermi vicina, mi sono messa a lavorare alla grafica (chiamarla grafica è un parolone, ma tant'è) e ho deciso che doveva essere come casa mia: bianca perché mi piacciono i colori.
So che sembra un ragionamento psicopatico, ma, quando abbiamo arredato casa, ho voluto tutti mobili bianchi di modo che potessi sbizzarrirmi con tende, cuscini, tavolini (avete presente i tavolini Lack di Ikea? Ecco, quelli!), quadri, oggetti assolutamente inutili.
Il risultato è stato un caos di colori che non vi dico, ma di cui vado particolarmente fiera.
Ecco, questo blog è un po' come casa mia: bianco con un milioni di immagini colorate.

Non sapevo quanto sarebbe durato questo blog, nella mia testa avevo una sorta di scadenza: quando Cane Nero non ce la farà più e mi lascerà, vedremo cosa fare. E alla fine è successo. E ho deciso di ricominciare da lì.
Perché, sapete, questo blog, mi ha regalato tante cose in soli tre mesi e mezzo.
I dieci lettori sono diventati un po' più di dieci.
C'è il collega di trent'anni più grande di me che mi ha detto che questo blog è davvero bello, che lo fa ridere tantissimo e che scrivo benissimo (magari l'ha detto per cortesia ed educazione, ma siccome non gliel'avevo chiesto io e me l'ha detto spontaneamente, io gli credo), ci sono vecchi amici che non sentivo e non vedevo più che mi hanno scritto per farmi sapere che questo blog è diventato un appuntamento quotidiano, c'è una vecchia prof che mi ha fatto sapere che ho tirato su un capolavoro (esagerata!!! ma io i complimenti li incasso tutti perché alimentano il mio ego già smisurato), sono arrivate le proposte di collaborazione, alcune delle quali sono state accettate e altre invece rifiutate, sono arrivate decine e decine di richieste d'amicizia su Facebook da parte di sconosciuti che avevano beccato in giro alcuni post e gli erano piaciuti, sono arrivati i Mercoledì della Ginnastica che mi danno delle soddisfazioni incredibili, sono arrivati i post da migliaia di visualizzazioni, è arrivata una ragazzina che ha chiesto a mia madre -che parla sempre di questo blog praticamente con chiunque- "Ma lei conosce la persona che scrive quel blog?" (immaginatevi mia madre che con orgoglio ha esclamato: "E' mia figlia!La mia unica figlia!" senza prima accertarsi che la ragazzina in questione non pensasse che fossi una povera sfigata), sono arrivate le amiche blogger grazie alle quali ho conosciuto posti che altrimenti mai avrei conosciuto, amiche blogger che ho imparato a conoscere e ad apprezzare in silenzio (ve l'ho detto che grazie a due di loro sono stata in Kuwait praticamente decine e decine di volte senza nemmeno sapere dove sia il Kuwait?) e sono arrivate tante di quelle soddisfazioni e tanti di quei complimenti che non avevo dai tempi di Bugs Bunny ( e se non sapete cosa c'entra Bugs Bunny con me, sappiate che è uno dei capitoli più importanti della mia vita).
Ok, adesso me la sto tirando un po' troppo, ma sappiate che ci sono state anche delle critiche: poche, a volte costruttive, altre volte no, ma ci sono state.
Ci sono state le delusioni per qualche post che mi piaceva particolarmente e che non ha avuto il successo che avrei voluto.
Il punto però non è questo. Dopo tre mesi e mezzo a cui spero ne seguiranno molti altri, è giunto il momento di ringraziare qualcuno.
Se potessi vi ringrazierei ogni singola persona che ha visualizzato questo blog, ma, mentre voi sapete i fatti miei perché li leggete qui, io, finché non mi lasciate un commento sul blog o qui, non so chi siete.
Quindi, se volete, palesatevi. Avrete sempre un posto nel mio cuore.

E poi ci sono i ringraziamenti che posso fare:
Grazie alla mia mamma, che ogni mattina accende il pc, legge il blog e mi chiama non solo per dirmi che ne pensa, ma anche per fare da correttore di bozze per tutti quegli errori di distrazione che inevitabilmente faccio. Sai, Mami, anche se non ti vedo quanto vorrei, questo è un modo bellissimo per starmi vicino.
Grazie a mio papà che non ha mai imparato ad usare un pc, ma pur di leggere i post della sua bambina, aspetta pazientemente che mamma abbia tempo di farglieli vedere. E ogni volta mi chiama per dirmi: "E' bellissimo e non lo dico perché sei mia figlia". Sai, papi, mi commuovi ogni volta.
Grazie a Fidanzato perché ha accettato che mettessi sul web i fatti nostri -debitamente filtrati, ma sono pur sempre i fatti nostri. Grazie perché ogni volta che pubblico un post lo condividi. Grazie perché tante volte hai aspettato che io finissi di scrivere per andare a dormire. Grazie perché ci sei, perché se non ci fossi tu, non ci sarebbe nemmeno questo blog.
Grazie a Cane Gnappo e Cane Nero perché avete riempito le nostre vite. Sai, Cane Nero, hai un posto gigante nei nostri cuori ed è come se fossi ancora qui con noi.
Grazie alle mie amiche zebre che mi mancano da morire, ma che so che sono a Roma ad aspettarmi.
Grazie alla mia insostituibile amica che da anni mi aspetta a Palermo, anche se  sa che non tornerò.
Grazie a un amico prezioso che sa già che a Luglio il suo matrimonio finirà su questo blog.
Grazie a tutti gli amici che ho lasciato sparsi per Palermo, Bologna, Roma e adesso Milano.
Grazie allo splendido gruppo di Te lo regalo se vieni a prenderlo  che sono una grandissima fonte di ispirazione per tante delle cose raccontate su questo blog.
Grazie a tutte le emissioni da cui sono passata e grazie anche a quelle da cui è passato Fidanzato: senza di voi, molti post non sarebbero potuti esistere.
Grazie a tutto il mondo della ginnastica artistica, soprattutto ad Antonella e Silvia: molti post del Mercoledì esistono perché, parlando con voi, sono stata folgorata dall'ispirazione.
Grazie a tutti quelli che sono passati dalla mia vita, anche solo per un attimo perché se ho qualcosa da raccontare e anche grazie a voi.


E quindi, insomma, grazie. Ma non fateci l'abitudine che da domani torno a mordere.

8 commenti:

  1. Grazie a te! Ti seguo da poco ma sei diventata il mio appuntamento quotidiano. Mi piace leggerti, seguire le tue avventure e adoro la tua ironia, il tuo modo di essere!

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    1. Così come voi ormai siete non solo il mio appuntamento quotidiano,ma il mio chiodo fisso :)

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  2. grazie anche a te. Sei super, letto alla francese

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  3. Un post bellissimo e tutto meritato!!!! Te lo dico dal cuore....entro qui e rido, mi commuovo, rifletto........

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  4. Ma che cara !!! Bello che tua madre ti legga sempre ! La mia mai !comunque anche per me il blog è stata una scoperta ! Brava Gilda ! Un abbraccio

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    1. Grazie :)
      E si,ammetto che avere la mamma come fan super sfegatata è una cosa meravigliosa!

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