martedì 14 aprile 2015

Un tuffo nel passato

Ovviamente a Milano mi serviva una casa, possibilmente in una zona ben servita dai mezzi visto che odio prendere la macchina, in un quartiere decente, a un prezzo non troppo elevato, cosa che, a meno di un mese dall'Expo sembrava abbastanza improponibile.
Aggiungeteci poi che io ho saputo di dover venire qui dalla sera alla mattina e immaginate il bel quadretto che mi si è prospettato davanti.
Per i primi giorni, ho trovato una soluzione abbastanza particolare, per non dire al limite della follia umana. Ma la verità era essenzialmente una: dovevo cercarmi una casa, una stanza, qualsiasi cosa.
Ci ho provato e riprovato, ma per due giorni la ricerca è stata infruttuosa, per cui ad un certo punto ho deciso di mettere in stand-by la questione e andare a cena da una coppia di amici che non vedevo da tempo che tra l' altro si sono sposati da poco (e non ero potuta andare al matrimonio).
Ed è arrivata la soluzione: avevano una casa da affittare. Fuori dal mio budget purtroppo.


Ma vuoi che questo è un periodo fortunato, vuoi che gli amici si vedono nel momento del bisogno, la casa me l' hanno data lo stesso. Presa a scatola chiusa, senza nemmeno vederla. Ve l' ho detto che sono amici, vi pare che mi rifilavano un bidone?


Nel giro di 24 ore mi sono trasferita nella mia nuova casa e mi sono innamorata.
La casa era della zia di uno di loro che purtroppo da poco non c' è più ed è un gioiellino anni '50. Una casa vintage, insomma. In una zona estremamente milanese, con tanti milanesi quasi centenari per vicini di casa, tenuta come io non sono mai riuscita a tenere niente se non Gina (che è la mia borsa preferita), ovvero in modo perfetto.
Quando sono entrata in casa non ho potuto fare a meno di pensare a Fidanzato che è letteralmente malato di cose vintage e ho pensato che lui questa casa l' avrebbe adorata.
E poi, questa casa trasuda serenità come se chi l' ha abitata per sessant'anni l' avesse amata in modo infinito.
E dopo aver girato con gli occhi a cuoricino per quella che sarà casa per i prossimi mesi, sono andata a conoscere i vicini, ovvero i milanesissimi quasi centenari di cui sopra.
"Non si vedeva una bella ragazza da secoli, qui ci sono solo vecchi" mi ha detto questo simpatico signore, mentre la moglie continuava a dirmi che per qualsiasi cosa loro sono a mia completa disposizione.
Mi manca casa mia, quella che abbiamo creato io e Fidanzato pezzo per pezzo fino a renderla perfetta per noi, ma mi piace stare qui. E tassello dopo tassello, ogni giorno è sempre un giorno migliore.

4 commenti:

  1. E piano piano andrà meglio...ma la nostalgia di casa non credo ti abbandonerà! :)

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  2. la lavatrice mi ricorda quella che avevo quando mi sono sposata, cioè un secolo fa......

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    1. È bellissima!! Certo,resto fedele alla mia lavatrice,ma questa è stupenda.

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